28.8.09

Smemorandi.

E alla fine il Berluska ha deciso di portare in tribunale La Repubblica, per la nota campagna a base di divorzi-Noemi-escort.
Tralascio il mio giudizio sull'opportunità di tale mossa, in quanto non sono affari miei.
Debbo però notare che, come era ampiamente prevedibile, in poche ore si è scatenata la cagnara mediatica.
Repubblica ha dapprima messo in campo il direttore e l'ispettore capo.
Poi sono partiti i commenti dei politici di parte, più la Fnsi e l'Odg, tutti ovviamente scandalizzati.
Infine il più classico degli appelli democratici a favore della Libertà di Stampa, a firma dei tre Tenori Repubblicones, che così inizia:
"La citazione in giudizio di Repubblica è interpretabile solo come tentativo di ridurre al silenzio la stampa, di anestetizzare l'opinione pubblica, di isolarci dalla circolazione internazionale delle informazioni..."

Tutto bene, tutto normale. Se non fosse che, al contrario, non una foglia si era mossa, non un appello era stato lanciato quando, non più di due mesi fa, il querelante era stato il Lider Maximo e il querelato Il Giornale.

3 commenti:

caporale ha detto...

"la nota campagna" poi sarebbe informare il paese. uno scandalo.

dopo 10 anni ho ripreso a comprare repubblica, il corrierone è, cosa comprensibile visto che l'uomo comanda la raccolta pubblicitaria, ma per me irritante, troppo acquiescente con il caimano.

apelle ha detto...

Lei mi sta diventando un agit prop :-)

marcoscud ha detto...

Io mi sono divertito come una biscia a leggere: Giornale, Libero, Il Riformista e qualche volta anche il Foglio.
La Provincia di Como e la Gazzetta delolo Sport come Giornali non contano, anche se pure loro un opinione sull'ex-direttore di Avvenire ce l'avevano.
E chi non ha sparato cazzate sull'argomento, a partire da Fini, altro fine tuttologo di fine millennio del Reich?

La media dei 3/4 giornali verso Repubica è stata costantemente verso il 3,5/4,00.

Il Corrierone si sta avviando sulla brutta strada di Repubica: perdere copie a gogò.
E non perchè Repubica fa campagna contro il Kaliffo Al Berluscah Primo (e speriamo ultimo), che è perfettamente normale visti gli interessi e le antipatie del suo Editore Svizzero, ma perchè la fa veramente male, da socialfascisti arruffoni e molto grossolani.

Non basta farsi crescere i baffi per potersi chiamare un Reporter coi Baffi.