5.12.08

Nostalgia.



Ehhh, quando ho visto questa foto mi sono emozionato.
Il mio Fantic 50 Regolarità Casa: doppia culla, ammortizzatori a gas, forcellone a banana, forcella a perno centrale, mozzi conici, 6 marce e frizione a denti dritti. Un mantra.
Quanti giri nelle cave di Castellazzo e di Origgio, a ingarellarsi con i nemici giurati alla guida delle Aprilia RC 50.
E le avventure sulle mulattiere della Val Trebbia!
Moto sul carrello, casco, stivali e guanti nel bagagliaio della 127 dell'Antony.
E poi il Nino, il meccanico di fiducia in fondo alla via, vero guru di noi sbarbati, per le elaborazioni della bisogna (oggi si chiamerebbero upgrades, con la s o senza). Un appuntamento fisso.
Altro che geek: mani vonce, cacciavite, bestemmia libera e andare.
Marmitta, salsicciotto sulla traversa del manubrio e comando del gas a passo rapido della Magura: subito, appena comprato.
Poi, nel corso del tempo, carburatore da 19 con vaschetta trasparente (sono un'esteta, io), parafanghi e mascherina anteriore del Caballero 125.
Per non parlare delle ragazzine, che prima si lasciavano scorrazzare, ma che poi scendevano e si incazzavano fisso, perché si ritrovavano col Moncler imbrattato di Castrol Biolube.
Per non parlare di quando me lo ciularono, alle giostre di Pogliano.
Adesso, più che scooter guidati da smidollati con l'iPod, in giro non si vede.

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